PolvEro ferma per un attimo il tempo. Graffi che tolgono polvere vecchia e unta per fermare un istante: l’autoritratto è stato fatto alla fine di uno spettacolo, “esco di scena in questo vecchio circo, vedo questo specchio polveroso e fisso quell’immagine nella polvere.” Da qui i baffi, che potrebbero sembrare una citazione diretta al maestro Dali, ma in realtà sono un caso, una “maschera di scena” che utilizzo per i miei spettacoli.
Lo specchio, oggetto dalla simbologia molto forte ed utilizzato da diversi artisti della storia dell’arte per eseguire i propri autoritratti, diventa in questo lavoro la tela stessa in cui viene eseguito l’autoritratto.
La polvere sul l’opera non è fissata, potrebbe essere tolta con un tocco leggero; la fragilità e la delicatezza di questo elemento è la rappresentazione metaforica dell’identità dell’artista.
ART WORKS Metto al centro della mia ricerca l’essere umano, l’essere umani.
Dall’osservazione introspettiva del Sé, di un’identità personale ed artistica, proietto la mia indagine alla consapevolezza di essere parte di un tutto. Di una folla, di una storia, di un’opera collettiva.
Il ritratto e l’autoritratto sono gli strumenti attraverso i quali conduco la mia ricerca.
Chi sono?
E’ la domanda ricorrente, che mi pongo. Attraverso la mia arte mi piacerebbe invitare tutti a porsela. Chi sono, diventa dunque, chi sei e quindi CHI SIAMO!
Conscio di essere qui ed ora, enfatizzo questa presenza e la racconto utilizzando diversi linguaggi artistici, sperimentando anche svariati tipi di materiali.
Raccontare delle storie è importante. Tanto quanto crearle.
